Ex Hotel Michelangelo – Milano

Ex Hotel Michelangelo – Milano

Il progetto consisteva nell’esecuzione delle opere di sostegno delle strutture dell’ex Hotel Michelangelo, costituite da oltre 3000 m2 di area, localizzati in adiacenza all’edificio di via Lepetit 20 e costitute da 3 piani interrati, basati a quota di oltre 12 metri sotto il p.c. La quota di fondo scavo da progetto di bonifica ex art. 252 del D.Lgs. 152/06 era -15.00 m.

In 2 dei 4 lati dell’intervento l’impossibilità di realizzare tiranti provvisionali di contrasto hanno richiesto l’installazione di 4 ordini di puntoni metallici precompressi, mediante l’uso di martinetti piatti oleodinamici, per il controllo degli sforzi di precompressione.

Complessivamente sono stati realizzati:

  • 9600 m circa di micropali di vario diametro e spessore, armati con circa
  • 629.500 kg di tubolari metallici;
  • 5.800 m circa di tiranti provvisionali da 2 a 6 trefoli;
  • 207.600 kg circa di profilati in acciaio e puntoni per contrasto;
  • 1850 mq di spritz-beton di rivestimento delle berlinesi in micropali.

Realizzare un cantiere in bonifica ambientale e in zona Stazione centrale a Milano ha comportato una serie di difficoltà pratiche, logistiche e normative, che hanno reso il lavoro molto più complesso rispetto a contesti periferici o extraurbani. Le principali criticità incontrate sono state:

Spazi ridottissimi

Il centro di Milano è caratterizzato da strade strette, edifici storici molto ravvicinati e marciapiedi piccoli. Questo ha reso difficile l’organizzazione del cantiere, il posizionamento dei macchinari, la creazione di aree di stoccaggio materiali e la gestione in sicurezza dei flussi pedonali.

Traffico e accessibilità

La zona della Stazione Centrale di Milano è una zona altamente trafficata. Realizzarvi un cantiere significa dover ottenere permessi speciali per l’occupazione di suolo pubblico e per la ZTL ivi presente, gestire limitazioni orarie per il carico/scarico e coordinarsi con le autorità per ridurre l’impatto su viabilità e trasporti pubblici.

Criticità ambientali

Grazie ad un’attenta pianificazione, attuazione, verifica e miglioramento con continuità del sistema di gestione ambientale in conformità alla norma ISO 14001 di riferimento, nell’ambito delle attività svolte in ordine al Contratto d’Appalto, si è effettuata un’attenta analisi preliminare degli aspetti ambientali riferiti a ciascuna fase di processo, stimandone la criticità (anche in termini di potenziali effetti – Impatto ambientale complessivo), e definendone misure preventive, protettive e di mitigazione.

Gli effetti ambientali sono stati individuati in apposita Matrice Attività-aspetti/effetti ambientali, congiuntamente alla Valutazione della significatività, stimandone preventivamente gli impatti di ciascuna attività sulle diverse componenti ambientali ed identificando gli interventi di mitigazione.

Rumore e disturbo ai residenti

Il rispetto dei limiti acustici è stato stringente, sia per lo stretto controllo della Polizia Locale, che per evitare reclami da parte di residenti, uffici, hotel e attività commerciali. Questo ha limitato fortemente gli orari di lavoro e le tecniche costruttive che potevano essere impiegate.

I predetti ostacoli si sono tradotti in costi più elevati, per garantire il rispetto dei in tempi contrattuali, ricorrendo a personale altamente specializzato, noleggi di attrezzature speciali, permessi e soluzioni logistiche su misura.

Dettagli progetto

Stazione Appaltante: Stellina 9 S.r.l.
Committente: ICM S.p.A.
Anno: 2023 – 2025
Lavorazioni: Micropali, tiranti, opere in cemento armato, monitoraggio geotecnico, puntoni in acciaio e pareti in spritz-beton
Importo lavori: 3.100.000 €